Il marchio tedesco Claas ha deciso di ampliare le proprie linee di prodotto di bassa e media potenza con il lancio della gamma “Axos 3”, quattro aziendali aventi potenze comprese fra i 92 e i 120 cavalli erogate da motori Fpt Industrial

I trattori aziendali di potenze inferiori a 120 cavalli sono le macchine più gettonate dalle aziende agricole e zootecniche di stampo familiari, le stesse che non potendosi permettere parchi macchine ricchi di soluzioni operative finalizzate sottopongono poi le rispettive macchine ai più svariati utilizzi. Secondo Claas i trattori aziendali trascorrono più del 40 per cento delle loro ore di lavoro a movimentare materiali e ad accudendo alle manutenzioni aziendali, dividendo poi il restante 60 per cento delle ore di lavoro fra i traini su strada e le lavorazioni in campo.
Quelle leggere in primis, ma senza disdegnare anche utilizzi più impegnativi. All’atto pratico accade che agli aziendali si chieda una versatilità di utilizzo quanto mai ampia, dote cui devono però affiancarsi anche una grande agilità di manovra, un buon livello di comfort e un’affidabilità pressoché totale. Il tutto, ovviamente, con un occhio di riguardo nei confronti dei consumi e potendo anche contare su sollevatori e impianti idraulici atti a brandeggiare anche attrezzature importanti. Esigenze contrastanti quindi, cui Claas ha però saputo rispondere con la sua nuova serie “Axos 3” costituita da quattro modelli di potenze medio/basse, da 92 a 120 cavalli, caratterizzati però da carri, pneumatici e masse che permettono loro di far fronte anche ad attività di stampo decisamente impegnativo.
Claas Axos 3, manovrabilità senza compromessi

Compatti nelle forme e ribassati quel tanto che basta per poter accedere anche in interni non modernissimi, i nuovi Claas “Axos 3” vantano anche una manovrabilità senza compromessi e cabine in grado di realizzare livello di comfort vicini a quelli proposti dai trattori di classe superiori. Il tutto abbinato a ruote posteriori di grande diametro, 540/65 R 38, per dar luogo a possibilità di carico elevate. Inseriti in gamma fra i modelli “Axos 200” e “Arion 400”, più strutturati rispetto ai primi e più compatti e agili rispetto ai secondi, i nuovi nati sono mossi da motori Fpt Industrial serie “F 36”, unità a quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi di cilindrata che superano le norme antinquinamento stage V mediante un sistema di filtrazione e di post trattamento dei gas di scarico che elimina la necessità di prevedere sistemi di ricircolo sull’aspirazione. I motori sono inoltre certificati per un eventuale uso di combustibili a base di oli vegetali idrotrattati di tipo “Hvo”, mettono a disposizione dell’operatore due possibilità di memorizzazione del regime motore richiamabili a pulsante e grazie ai loro consumi contenuti abbinati a serbatoi della capacità di 160 litri assicurano un’operatività che va ben oltre il normale standard di otto ore.
La potenza
Le potenze massime erogate sono di 92, 103, 112 e 120 a due mila giri e si mantengono pressochè tali fino a due mila e 300 giri, le coppie massime raggiungono i 366, 406, 438 e 466 newtonmetro a mille e 500 giri e i punti di manutenzione sono concentrati su un unico lato del motore così da accelerare gli interventi di manutenzione, previsti ogni 600 ore. Alle unità torinesi si possono poi abbinare tre diverse trasmissioni selezionabili in base alle attività principali che ogni singola macchina dovrà affrontare. L’attacco è dato da un gruppo meccanico manuale e sincronizzato che realizza 12+12 rapporti mediante un cambio a sei marche abbinato a secondo cambio due gamme. L’inversore in questo caso è meccanico e sincronizzato, soluzione che cede il posto a un inversore elettronico “ReverShift” disponendo della trasmissione da 24+12 rapporti, sei rapporti-base, due gamme e due rapporti sotto carico, o della trasmissione top di gamma da 36+18 rapporti realizzati sostituendo l’hi-lo con un powershift a tre stadi.
Anche il sistema Claas “Park-Lock”

Le due trasmissioni più evolute permettono di azionare la frizione a pulsante anziché a pedale, e fra i cinque e \15 chilometri/ora mettono a disposizione undici rapporti così da ottimizzare il rapporto fra consumi e prestazioni. Comune a tutti i gruppi invece la velocità massima di avanzamento di 40 chilometri/ora realizzata a mille e 750 gir/motore e gli intervalli di manutenzione sono scaglionati ogni mille e 200 ore di lavoro. Da sottolineare la possibile presenza del sistema Claas “Park-Lock”, un blocco di parcheggio inseribile a pulsante, e della funzione “Smart Stop” che consente di fermarsi e ripartire senza usare il pedale della frizione, un ausilio prezioso per contenere l’affaticamento quando si opera con un caricatore frontale, in fase di trasporto su strada o quando si lavora in campo con una rotopressa al seguito. Nel primo caso, cioè quando necessita l’uso di un caricatore frontale, c’è la possibilità di equipaggiare i trattori con attrezzature originali Claas serie “Fl 100” disponibili anche nelle versioni “E” o “C” ma sempre azionabili o mediante una leva di comando meccanica “ProPilot” a quattro vie o dal sistema elettroidraulico “E-Pilot S” che mette a disposizione sia il sistema di blocco e sblocco idraulico del caricatore frontale e dei suoi attrezzi “FastLock”, sia il sistema di ritorno automatico veloce della benna “SpeedLink”.
Anche per carichi da oltre 32 quintali di peso

Gli attacchi del caricatore non impediscono ovviamente di disporre di un attacco a tre punti frontale capace movimentare carichi da oltre 32 quintali di peso, gruppo opzionale rispetto al sollevatore posteriore pilotabile di serie per via elettronica e capace di brandeggiare carichi massimi di 53 quintali. Ad alimentare i sistemi di movimentazione e anche le sei prese idrauliche, quattro a doppio effetto e due con regolatore di portata, previste dalla Casa provvede un impianto idraulico in grado di erogare fino a 60 litri di olio al minuto, portata che in opzione può salire a 90 litri/minuto così da permettere anche l’uso di attrezzature particolarmente assetate di olio. In caso contrario, cioè se le attrezzature vanno azionate per via meccanica, entrano in gioco una presa di forza posteriore in grado di operare oltre che a 540, 750 e mille giri anche in modalità proporzionale e una presa di forza anteriore operante a mille giri. Entrambi i gruppi sono equipaggiati con sistemi di innesto e disinnesto automatici e vengono inseriti e disinseriti per via elettroidraulica come la doppia trazione e il blocco dei differenziali.

Così’ concepiti i nuovi “Axos 3” rispondono perfettamente alle esigenze di lavoro che si instaurano negli ambiti aziendali risultando quando mai facili e intuitivi da gestire nonostante possano disporre a richiesta dei più moderni contenuti gestionali digitali. Parallelamente sono però anche in grado di operare con successo in campo e su strada, ambito quest’ultimo in cui sfoggiano una capacità di traino di oltre tre tonnellate.
Tutto in due metri e mezzo
Le cabine che equipaggiano i nuovi trattoprio Claas “Axos 3” sono state progettate in funzione di tali mezzi tant’è che anche se le macchine dispongono di ruote di grande diametro la loro altezza da terra non supera i due metri e mezzo garantendo la possibilità di accedere anche a capannoni, depositi e stalle non modernissimi. Gli stesi per i quali C laas ha anche previsto la possibilità di installare fino a dieci proiettori led così da illuminare a giorno anche gli ambienti più bui. Le cabnine dispongono inoltre di porte apribili anteriormente a 180 gradi e anche bloccabili in posizione di massima apertura, soluzione che facilita l’accesso e la discesa dal trattore in quanto realizza un passaggio da quasi 90 centimetri di ampiezza.
Comfort assicurato


Una volta all’interno l’operatore dispone poi di un ampio spazio per le gambe, di numerosi vani portaoggetti e di un ampio sedile per un eventuale passeggero, ma soprattutto gode di una visibilità pressochè totale sia verso l’avantreno, grazie al cofano ribassato, sia verso l’alto, grazie alla possibile presenza di una botola trasparente a tetto di grandi dimensioni oscurabile nel caso si lavori in campo e sotto il sole. In tal caso si rivela preziosa la presenza del sistema di climatizzazione che mantiene costante la temperatura voluta dal driver indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Da sottolineare le possibilità di digitalizzazione offerte dalle macchine. Oltre al sistema “E-Pilot” che agevola la gestione dei caricatori frontali, sono disponibili anche i terminali isobus “Cebis 700” messi a punto da Claas per permettere il controllo diretto delle attrezzature e la funzione “Dynamic Steering” che modula il rapporto di sterzata riducendo il numero dei giri del volante necessari per mandare le ruote da un fine corsa all’altro. La funzione si disattiva in automatico a velocità di marcia superiori ai dieci chilometri/ora e assieme al sistema “Smart Stop” concorre di velocizzare le attività aziendali riducendo contemporaneamente la fatica all’operatore.
Titolo – Claas Axos 3: cuore italiano, robustezza tedesca
Autore – Redazione